Convivio 2025

Domenica 14 dicembre 2025

https://forms.gle/fLxLSvgjuiTPPcgw8

Programma:

Ritrovo dei partecipanti alle ore 8.45 presso stazione FS.di Cefalù. Alle ore 9.00 partenza in autobus

riservato per i primi cinquanta iscritti, direzione Alcara Li Fusi. Ore 10.30 inizio trekking urbano storico-culturale a cura

dell’associazione Alcara Borgo Natura, che porterà i partecipanti a scoprire le bellezze del borgo. Si

potranno ammirare le bellissime chiese che saranno aperte per l’occasione, oltre che visitare il prezioso

museo d’arte sacra che custodisce anche un particolare Cristo ligneo del ‘400. A seguire visita del museo

naturalistico del Parco dei Nebrodi a cura dell’associazione Ambiente Sicilia, dove sarà possibile

visitare il laboratorio didattico “La Tana delle Idee” con diorami e telecamere sui siti di nidificazione

dei Grifoni. In base alle tempistiche avremo l’opportunità di visitare il sentiero didattico di

osservazione naturalistica dei grifoni. In conclusione, giunti nei pressi dell’agriturismo “Chiusa

Badia”, prima di consumare il pranzo conviviale, proseguiremo a piedi per poche decine di metri , per

visitare il Monastero Basiliano di Santa Maria Del Rogato, di cui allo stato attuale rimane soltanto la

chiesa e una piccola parte semidiroccata del vecchio edificio conventuale o più probabilmente di una

parte ricostruita dopo il terremoto del 1490. All’interno Sopravvive ancora un affresco del periodo della

ripresa pittorica bizantina in età normanna. Il dipinto che è stato oggetto di un recente restauro raffigura

il Dormitio Virgis come indica la scritta: «H KOIMHCIC THC UTIEPAΓIAC ΘKO XC» in italiano : Dormitio

della SS.ma Madre di Dio, la Madonna dormiente, attorno alla Madonna figure di Santi, il Cristo al centro

che reca in braccio una infante, simbolo dell’anima della Madonna.Scheda informativa :

Alcara Li Fusi è un affascinante borgo dei Nebrodi, situato nella provincia di Messina, a circa 400 metri

di altitudine. È uno di quei paesi che conservano intatta l’anima antica dei borghi montani siciliani,

incastonata tra le cime dei Monti Nebrodi, in una zona di grande valore paesaggistico. È celebre per

le Rocche del Crasto, conosciute come le “Dolomiti di Sicilia”, spettacolari formazioni rocciose di

origine calcarea che dominano il paese e ospitano una delle più grandi colonia di grifoni reintrodotti

del sud Italia, che rappresenta uno dei simboli del territorio. Sul massiccio roccioso del Crasto, infine, si

trova la “Grotta del Lauro” una cavità naturale di origine carsica situata a 1000 m.s.l.m., ornata

all’interno da suggestive stalattiti e stalagmiti.

Nei dintorni si trovano luoghi di grande bellezza naturalistica come: il Lago Maulazzo , il Lago Biviere

di Cesarò, ed il bosco di Mangalaviti. Le origini di Alcara Li Fusi sono antiche: si ritiene derivi dall’antica

Acrenses o Cratia, città greco-sicula distrutta dai Romani. La leggenda narra che intorno al XII secolo

a.C, dopo la distruzione di Troia un certo Patrone, seguace di Enea, nativo della città di Turio e perciò

detto “il Turiano”, dopo essere approdato sulla costa settentrionale della Sicilia si spinse all’interno e

fece costruire un castello detto appunto Turiano, dal quale si sviluppò il borgo. Del “Castello Turio”

attualmente rimangono alcuni ruderi, tra cui una torretta quadrata su una rupe rocciosa. Il nome attuale

sembra derivare dall’arabo Al Qarya (“il villaggio”) e dal termine “Li Fusi”, forse legato all’antica attività

di filatura della lana e della seta, molto fiorente in passato. Visibili ancora oggi anche le influenze arabe:

il paese conserva ancora intatto, specie nel quartiere “Motta”, il fascino dell’antico grazie ai caratteristici

vicoli medievali che ricordano i tipici quartieri arabi. Tra le sue vie, è possibile ammirare varie architetture

religiose: la splendida Chiesa Madre con le absidi e il campanile del XVI secolo; la Chiesa del Rosario,

pregevole esempio di architettura rinascimentale; la Chiesa di S. Pantaleone del XVI secolo, nel

quartiere Badia; la Cappella del Rogato, precedentemente annessa a un monastero basiliano, dove si

trova un affresco murario bizantino di importantissima valenza storico-artistica e l’eremo di San Nicolò

Politi, meta ogni anno di un devoto pellegrinaggio. Testimonianza delle remote origini della piccola

cittadina, oltre ad alcuni ritrovamenti archeologici del periodo greco-romano e Bizantino, é l’antico

rito pagano del “Muzzuni”, le cui memorie vanno a perdersi nella notte dei tempi ma che sembrano

riconducibili alla cultura ellenica, precisamente legate al culto propiziatorio per la fertilità della terra, in

onore delle divinità Demetra dea della terra, Kore dea dell’oltretomba, Afrodite dea dell’amore, Adone

dio della vegetazione e della fertilità, Dioniso dio dell’euforia.

E`infatti un rito propiziatorio alla fertilità della terra celebrato nella notte del solstizio d’estate ma poi, con

l’avvento del Cristianesimo, accorpato al culto di San Giovanni Battista il 24 Giugno. Le prime notizie

certe su Alcara, si hanno però con la dominazione dei Normanni quando, il Conte Ruggero, con un

diploma del 1082, concesse al Vescovo di Troina-Messina, l’abitato alcarese con tutto il territorio

annesso, il quale era circoscritto in uno dei tre valli della Sicilia, ovvero nella Valle di Demenna.

E`proprio a partire da questo periodo che la storia del centro nebroideo comincia a concretizzarsi

maggiormente, anche perchè s’intreccia con la vita ascetica dell’Eremita dell’ordine Basiliano, San

Nicolò Politi. Nato intorno al 1117 ad Adrano, nella provincia di Catania, giunse nel territorio alcarese

nel 1137 circa, trovando rifugio in una spelonca rocciosa del Monte Calanna dove, dopo aver trascorso

un trentennio fatto di stenti e preghiere, la sua esistenza terrena si concluse il 17 agosto 1167.

Da allora è Protettore acclamatissimo di Alcara che, da ormai quasi 850 anni, gelosamente ne

custodisce le venerate spoglie mortali e, grazie al Breve Pontificio di Papa Giulio II del 7 Giugno

1507, ne rinnova ufficialmente la memoria con fervorosa e viscerale devozione, celebrando le Solenni

Festività in suo onore dall’1 al 3 maggio e dal 15 al 18 agosto.

Il piccolo centro nebroideo, veniva infatti identificato come Alcara Valdemone, denominazione che

rimase fino al 1812, quando una legge borbonca, soppresse le vecchie circoscrizioni siciliane delle tre

valli di Noto, Mazzara e Dena, inserendo cosi l’appellativo “Li Fusi” per la fiorente industria di fusi per

filare lana, seta, lino ma, anche L’Abate Vito Amico nel suo Lexicon del 1760, riporta che già in

quell’anno il borgo era denominato “Alcara oppidum de fisus appellatum”.Alcara vanta dunque di una cospicua storia e tradizione culturale che, soprattutto in passato, per svariati

secoli ha fatto di questo centro, uno tra i più rinomati del comprensorio che, in oltre, ha dato i natali ad

illustri eruditi locali come poeti, scrittori, musicisti ed artigiani che hanno sempre onorato e portato

in alto il buon nome di questo, per molti aspetti sconosciuto, centro urbano dalle antiche vestigia.

Scheda Tecnica :

Gruppo Montuoso: Nebrodi ; Comune: Alcara Li Fusi. Inizio e fine Percorso: Piazza Politi; Difficoltà: T

(Turistico) , Tempo di percorrenza (in ore): 2/3 h, Lunghezza : 5 km , Dislivello : 50 mt

Equipaggiamento: E’ consigliato indossare indumenti recanti il logo della sezione preferibilmente di

colore rosso o chi ne è provvisto dei pile di recente realizzazione.

Costi:

– Quota partecipazione 35 € a persona ;

– Quota partecipazione familiari non soci 45 € a persona ;

*Bus a carico della sezione ;

Menù:

Antipasto di terra : Salumi e formaggi, ricotta fresca, pomodori secchi, sott’oli vari, cipollata, tuma fusa,

carpaccio di vitello, polpettine, frittele di broccoli, caponatina, pane fritto.

Primi piatti : Maccheroni al sugo di Suino nero dei Nebrodi, risotto ai funghi porcini

Secondi Piatti: Agnello locale cotto al forno, tagliata di vitello.

Contorni : Patate al forno , insalata verde

Vino , bevande , spumante , caffè ed amari inclusi.

Eventuali allergie ed intolleranze dovranno essere comunicate nelle apposite sezioni nel

form d’iscrizione

Le adesioni dovranno essere inoltrate entro il 06/12/2025 tramite form di google.