Grande Anello Del Foliage

    9 Novembre 2025 Monte Soro (1867 mt.) -Lago Biviere (1278 mt.) – Lago Maulazzo(1405 mt.)


    L’escursione prende il via da Portella Calacudera (1520 mt.) lungo la Dorsale dei Nebrodi, raggiungeremo la cima a Monte Soro, che con i suoi 1847 mt. rappresenta la cima più alta dei Nebrodi. Il rilievo si presenta con un profilo dolce e arrotondato, tipico dei rilievi appenninici, riconoscibile per le antenne metalliche che si stagliano sul cielo. Il sentiero scende dolcemente lungo il versante sud-orientale, immergendosi nella maestosa faggeta di Sollazzo Verde, tra le più estese della Sicilia e la più a sud d’Europa. Durante il foliage autunnale, il bosco si trasforma in un mosaico di tonalità che vanno dal giallo oro all’arancio intenso fino al rosso rame, la luce filtra tra i tronchi creando un’atmosfera quasi nordica. Qui il faggio condivide l’habitat con acero montano ed agrifoglio. Il bosco, inoltre, offre rifugio a una fauna tipica dell’ambiente montano nebro-mediterraneo come il suino nero dei Nebrodi (allo stato semibrado), la volpe, il gatto selvatico, la martora e l’istrice. L’ecosistema è particolarmente equilibrato grazie al limitato impatto antropico.
    Scendendo verso Piano Basile a circa 1500 mt di quota, l’ambiente si apre in una radura ampia e ondulata, circondata da faggi e aceri montani. Qui l’escursionista, oltre a godere del panorama sulle Rocche del Crasto e le Isole Eolie , respira un’aria più luminosa: i prati d’altura sono costellati di felci, genziane e gigli selvatici (in primavera), mentre in autunno emergono le prime macchie dorate del fogliame cadente.
    Dal Piano Basile si prosegue verso nord-est lungo una comoda pista forestale che costeggia pascoli e boschi misti, fino ad arrivare al Lago Biviere, un bacino naturale posto a 1.278 metri di quota. Il paesaggio qui cambia: il bosco si dirada, lasciando spazio a un ambiente umido e lacustre, dove la quiete è interrotta solo dal verso degli aironi e dal fruscio delle cannucce di palude. Il lago si presenta come uno specchio d’acqua scuro e cangiante, circondato da ontani neri, salici e querce caducifoglie. In autunno le acque
    riflettono i toni ramati delle colline circostanti, mentre in primavera si animano di ninfee bianche e insetti acquatici.
    Il Biviere è anche una tappa importante per l’avifauna migratoria: si possono osservare folaghe, germani reali, nitticore e spatole, soprattutto nei mesi di ottobre e marzo.
    Dopo la sosta per il pranzo in una area attrezzata di recente realizzazione , proseguendo lungo la dorsale occidentale, si raggiunge dopo circa un’ora di cammino il Lago Maulazzo, a quota 1.405 metri, situato ai piedi di Monte Soro.
    Il Maulazzo, pur essendo di origine artificiale, è perfettamente integrato nel paesaggio: le sue acque limpide, incorniciate da una faggeta fittissima, riflettono i tronchi e le chiome dei faggi in un quadro di straordinaria bellezza.
    Nel periodo del foliage, il lago si trasforma in uno specchio dorato, dove il bosco si riflette in tutte le sfumature dell’autunno. Le rive sono frequentate da anfibi (raganelle, tritoni), uccelli acquatici e occasionalmente da suidi che scendono a bere. L’escursione si conclude ritornando verso Monte Soro lungo la pista forestale , chiudedendo l’anello a Portella Calacudera. Questo itinerario racchiude tutte le anime del Parco: le vette più alte, le faggete monumentali, le radure pastorali e i laghi silenziosi.
    In autunno, è un vero viaggio nel respiro della foresta, dove ogni passo affonda tra le foglie e ogni curva del sentiero regala un diverso riflesso d’acqua o di luce.
    Programma:
    Ritrovo dei partecipanti alle ore 8.00 presso il “Bar Cristalli di Zucchero” ad Acquedolci. Alle ore 8.15 partenza con mezzi propri in direzione Portella Femmina Morta. Ore 9.00 inizio escursione. Ore 16 fine escursione.
    Scheda Tecnica :
    Gruppo Montuoso: Nebrodi ; Comuni: Cesarò, Alcara Li Fusi. Inizio e fine Percorso: Portella Calacudera (1520 mt.) ; Difficoltà: E (Escursionistico) Tempo di percorrenza (in ore): 6/7 h Dislivello totale: 560 m ; Lunghezza: 16,5 km ; Natura del percorso : Sterrate , sentieri forestali. Punti acqua potabile : 2 .
    Equipaggiamento:
    Obbligatorio l’uso di scarponi da trekking. Abbigliamento da montagna adatto alla stagione invernale (pile, giacca impermeabile antivento, guanti, cappello per il freddo, mantella antipioggia). Zaino con borraccia d’acqua (almeno 1 lt), lampada frontale, calze ricambio, coltello milleusi, copri zaino. È consigliato anche l’uso di bastoncini telescopici.
    Costi:
    – il contributo passaggio di 10 €;
    Le adesioni dovranno essere inoltrate entro il 07/09/2025

    Note:
    Il Direttore di escursione si riserva la facoltà di modificare il percorso o annullare l’escursione in base alle condizioni meteorologiche o di qualsiasi altra natura, che ne possano impedire lo svolgimento in condizioni di sicurezza o escludere eventuali partecipanti ritenuti non fisicamente idonei e/o con attrezzatura/abbigliamento inadeguato.

    Condividi questo Evento
    Event Details
    Photos
    Event Details

    Scala Difficoltà Escursioni - Classificazione CAI

    T = Turistico Itinerari che si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri. Sono escursioni che non richiedono particolare esperienza o preparazione fisica.
    E = Escursionistico Itinerari che si volgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Richiedono allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati.
    EE = Escursionisti Esperti Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o anche labili tracce che si snodano su terreno impervio o scosceso. Necessitano di una buona esperienza di montagna e una buona preparazione fisica. Occorre inoltre avere un equipaggiamento ed attrezzatura adeguati.
    EEA = Escursionisti Esperti con Attrezzatura alpinistica Itinerari che richiedono l’uso di attrezzatura da ferrata (cordini, imbracatura, dissipatore, casco, etc.). Possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate. Si rende necessario saper utilizzare in sicurezza l’equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all’esposizione e ai terreni alpinistici.